Lo sport è stato oggetto e strumento di diplomazia, da sempre, ed ha aiutato a perseguire uno degli scopi fondamentali delle genti fin dall’antichità: la pace. Uno dei primi trattati di cui si abbia memoria è il “disco bronzeo di Ifito”, Mitico re di Elide, conservato a Olimpia, su cui era inciso il documento della tregua sacra da lui stabilita con Licurgo per le gare olimpiche. Il corso intende quindi chiarire, rivedere e riflettere sull’intreccio fra diplomazia e sport, ripercorrendo la storia della Tregua Olimpica dagli antichi Giochi fino ai nostri giorni. Verranno approfondite le figure di Padre Henry Didon, OP autore del motto olimpico Citius, Altius, Fortius e di Pierre de Coubertin, fautore del rinascimento olimpico a fine Ottocento, nonché le varie tappe sportive che hanno disegnato il cammino del dialogo, della pace, del mondo inter.
Il corso si sofferma sulla diplomazia dello sport, nella quale attori del mondo sportivo (principalmente Comitato Internazionale Olimpico ) hanno contribuito a modificare i rapporti internazionali, e di diplomazia attraverso lo sport, nella quale eventi sportivi hanno portato a rimodellare rapporti tra Stati e l’azione delle Nazioni Unite. La Tregua Olimpica come volano di pace, che non è solo assenza di guerra, ma presenza di solidarietà, tolleranza e aiuto allo sviluppo secondo i valori fondamentali dell’Olimpismo. A tal fine, il corso ripercorre i contenuti della Carta Olimpica, la storia dei Giochi Olimpici e i più recenti contributi alla filosofia olimpica. Allo stesso modo, il corso portando allo sviluppo di un rapporto tra il fenomeno olimpico e la necessità di stabilire una condotta etica che abbracci tutta la grandezza sportiva. Il contributo di questa educazione olimpica viene analizzato attraverso i suoi principi di pace, sviluppo personale, uguaglianza ed ecologia, nelle prossime generazioni.