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JP2 Lectures // Helen Alford OP: The Crisis of Europe in the Light of the Church’s Social Teaching

Gennaio 18, 2023 @ 4:30 pm - 6:15 pm

Mercoledì 18 gennaio 2023, la sesta “JP2 Lecture” dell’anno accademico 2022/23 dal titolo: “La crisi dell’Europa alla luce dell’insegnamento sociale della Chiesa”, è stata tenuta dalla prof.ssa Helen Alford OP. P. Cezary Binkiewicz OP, direttore dell’Istituto di Cultura San Giovanni Paolo II dell’Angelicum, ha introdotto il pubblico riunito in sala e online all’argomento. Nel suo intervento, la professoressa Alford ha avviato una discussione con le precedenti conferenze presentate nell’ambito della serie “JP2 Lectures”. All’inizio, ha fatto riferimento alle riflessioni di Mark A. Cichocki, che ha messo in discussione le divisioni geografiche tradizionalmente stabilite tra Oriente e Occidente come determinanti dei modelli culturali, indicando la via cristiana da seguire al moderno crocevia dell’identità europea. La prof.ssa Alford ha tuttavia osservato che, secondo l’autrice di “Nord e Sud”, non è l’opzione cristiana ad essere in crisi, ma piuttosto l’opzione post-cristiana, attualmente in uno stato di tensione e incertezza senza precedenti. https://www.youtube.com/watch?v=ah3trQTdGVo Helen Alford vede la crisi non come l’intersezione di due percorsi di sviluppo molto diversi, ma piuttosto una crisi dell’attuale posizione del mainstream, che ha bisogno di ciò che il cristianesimo può offrirgli. In quanto tale, vede un ampio campo in cui potrebbe avere un impatto. Più avanti nel discorso, Alford ha presentato due modelli di dialogo: il primo, tratto dal domenicano belga Dominique Pire, insignito del Premio Nobel per la Pace nel 1958, e il secondo da Giovanni Paolo II, sottolineando che abbiamo bisogno di entrambi per affrontare la crisi europea. Ha inoltre ricordato le riflessioni di Chantal Delsol, che definisce la situazione attuale in modo ancora più diretto: una rivoluzione. L’autrice richiama l’attenzione sul fenomeno inquietante della presenza di alcuni elementi del cristianesimo in una società cosmoteista e scrive: “Quando la tenerezza si stacca dalla fonte della tenerezza, il suo risultato logico è il terrore”. Alford ha poi fatto riferimento a un libro intitolato: Breve apologia di un momento cattolico di Jean-Luc Marion e ha citato un commento di Frederick Bauerschimdt:

“Marion sostiene che la situazione in Francia, e in generale in Occidente, è così grave che per evitare la totale disgregazione sociale, dobbiamo fare appello a tutte le risorse e a tutte le forze. Anche quelle cattoliche. Egli sceglie di caratterizzare questa situazione come una “decadenza” piuttosto che come una “crisi”. Questa decadenza è in realtà una “crisi della crisi”. È rimandando all’infinito il momento della crisi che il mondo moderno sconfigge il Vangelo, perché il Vangelo è una chiamata alla crisi che richiede una decisione. La moderna allergia alla crisi sta minando non solo il cattolicesimo, ma la stessa società occidentale. Non stiamo cadendo in un abisso, stiamo soffrendo di una decadenza stagnante”.

In seguito, la professoressa Alford ha intrapreso un’analisi delle crisi finanziarie alla luce dell’insegnamento sociale della Chiesa. Ha ricordato un aneddoto secondo il quale uno dei vicepresidenti di Goldman Sachs, con sede a Londra, lesse la Caritas in veritate, dopo di che chiamò l’allora arcivescovo, ora cardinale di Westminster, per dirgli: “Questa è la migliore analisi della crisi finanziaria che abbia letto. Dovresti fare qualcosa al riguardo”. Di conseguenza, l’arcivescovo ha convocato una riunione dei capi delle banche della City di Londra e di altri dirigenti d’azienda intorno ad alcune citazioni dell’enciclica. Alla fine, tutti hanno concordato sulla necessità di continuare le discussioni. Il risultato è stato la creazione di un fondo di beneficenza chiamato “Blueprint for Better Business”. La professoressa Alford ha poi illustrato il funzionamento dell’associazione. Ha sottolineato che essa attinge al corpo del pensiero teologico che non è sotto il controllo dei leader aziendali.

Successivamente, Alford si è concentrato sul pensiero del teologo americano Bill Cavanaugh e dello storico economico italiano Luigino Bruni. Le loro idee sono state utilizzate per riflettere sul capitalismo moderno inteso come una sorta di idolatria. Come ha sottolineato Cavanaugh, nella Bibbia l’idolatria si riferisce a un comportamento piuttosto che all’adesione a un credo ufficiale – più che all’adulterio o a un altro tipo di tradimento o slealtà o a un concetto errato di Dio. – L’idolatria non riguarda solo Dio, ma anche il denaro, le cose e il potere. Possiamo formare comunità totemiche intorno alle cose”, ha sottolineato Alford. Ha anche ricordato il criterio formulato dalla Cavani per l’idolatria: la misura per capire se si indulge o meno in un falso Dio è se quel Dio “ti divora”. La relatrice ha anche richiamato l’attenzione sulle insidie del marketing moderno, che crea un senso di identità quasi mistico associato al possesso del prodotto promosso.

In seguito, la professoressa Alford ha proseguito con le caratteristiche dell’organizzazione “Blueprint”, che basa il suo approccio all’economia sulla legge naturale. Ha anche richiamato l’attenzione sulla sua dimensione personalistica, basata sul pensiero di Maritain.

In conclusione, il Prof. Alford ha sottolineato la necessità di costruire una teoria economica che parta da una concezione dell’uomo molto più realistica e personalistica di un “homo economicus” che cerca soprattutto la soddisfazione dei propri interessi. Al centro di questa riflessione dovrebbe esserci un essere umano orientato alle relazioni e all’idea di “libertà di”.

In chiusura, la prof.ssa Alford ha ricordato la sua visita a uno studente ucraino dell’Angelicum a Kiev poco dopo la rivolta del 2013-2014. Ha ricordato le centinaia di giovani uccisi nel Maidan, in seguito soprannominati i “Cento Celesti”. Durante quella visita, ha sentito parlare uno dei vescovi greco-cattolici: “Dovete ricordare che questi sono stati i primi giovani che hanno dato la vita per l’Europa”. La professoressa Alford ha indicato questi giovani, che hanno dato la vita per la libertà, come un’ispirazione anche per noi che stiamo affrontando la crisi europea.

Fot. Stefano Dal Pozzolo

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Data:
Gennaio 18, 2023
Ora:
4:30 pm - 6:15 pm

Luogo

Angelicum, Aula 11