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JP2 Lectures // Vittori Possenti: La verità che dobbiamo all’uomo è, infatti, una verità su se stesso.

Novembre 16, 2022 @ 4:30 am - 5:30 pm

Il 16 novembre, la prossima “Lezione di GP2” dell’anno accademico 2022/23 è stata tenuta dal prof. Vittorio Possenti all’Angelicum di Roma, dal titolo: “La verità che dobbiamo all’uomo è prima di tutto la verità su se stesso”. P. Cezary Binkiewicz OP, direttore dell’Istituto di Cultura San Giovanni Paolo II dell’Angelicum, e P. Michał Paluch OP, professore presso la Facoltà di Teologia dell’Angelicum, hanno introdotto il pubblico riunito in sala e online al tema.

https://www.youtube.com/watch?v=VxTz-P_TkW8&ab_channel=Angelicum Il professor Possenti ha iniziato la conferenza evidenziando i punti chiave del pensiero di Giovanni Paolo II in ambito antropologico ed etico, che pongono la persona al centro delle loro considerazioni.

Ha ricordato le parole di San Tommaso, che ha scritto che “la persona è ciò che di più nobile e perfetto c’è in tutto l’universo”. Possenti ha individuato diverse ragioni per la demoralizzazione delle scienze umane che, a suo avviso, ha iniziato a verificarsi a partire dagli anni Ottanta. Tra queste, i problemi legati alle biotecnologie. Il loro effetto è stato la graduale naturalizzazione dell’uomo, la riduzione della sua vita a una dimensione biologica. In relazione a queste trasformazioni, il Prof. Possenti ha parlato della necessità di una rinnovata riflessione sulla realtà attraverso il prisma del personalismo tratto dalla filosofia di Karol Wojtyła. Alla base di questa antropologia c’è la verità della creazione dell’uomo a immagine e somiglianza di Dio e la sua irriducibilità a semplice particella della natura. Il compito della Chiesa è quello di aiutare l’uomo a conoscere tutta la verità su se stesso. Possenti ha citato un passo dell’enciclica Gaudium et Spes, secondo cui l’uomo trova la chiave per comprendere se stesso contemplando il Primordiale divino, il Verbo incarnato, il Figlio eterno di Dio. La fonte primaria e decisiva per comprendere la natura intrinseca dell’essere umano è quindi la Trinità. Più avanti nel discorso, il Prof. Possenti ha descritto il rapporto formativo tra antropologia, teologia ed etica durante il Vaticano II secondo le parole: “Il mistero dell’uomo si spiega veramente solo nel mistero del Verbo incarnato” (GS, n. 22). Ha anche sottolineato la delicata rete di interrelazioni che lega la persona, la verità, la libertà e l’amore/agape. Il Prof. Possenti ha anche osservato che, oltre a studiare la persona nelle sue azioni e ad affermare la trascendenza dell’io nell’azione, il personalismo di Wojtyła riprende il ripensamento dell’etica nella prospettiva della persona, secondo l’idea che la morale è per la persona, non la persona per la morale. – Inserendo la ricerca etica all’interno dello studio della persona e del suo agire, Wojtyła ha contribuito allo sviluppo di una questione di grande importanza: il ristabilimento del legame tra etica e antropologia (e ontologia), che la filosofia morale moderna, e spesso postmoderna, aveva in linea di principio reciso, ha aggiunto. Ha anche ricordato che la riflessione personalista ha trovato la sua continuazione durante il pontificato di Giovanni Paolo II, in particolare nelle encicliche Laborem exercens, Centesimus annus ed Evangelium vitae. Il prof. Possenti ha toccato nella sua lezione anche il tema del personalismo conciliare, nato nei documenti del Vaticano II, la cui ricchezza, a suo avviso, deriva da due fondamentali filoni di discorso: quello antropologico-biblico, che parte dall’Apocalisse ed è esposto nei punti 12 e 13 della GS, riferito alla dignità dell’uomo, radicata nell’imago Dei, che gli appartiene, e alla caduta nel peccato; e quello “metafisico” (cfr. nn. 14-17), che rappresenta la riflessione di Giovanni Paolo II. n. 14-17), che rappresenta l’uomo come unità di anima e corpo e difende la dignità dell’intelligenza umana, della coscienza morale e della libertà.

Possenti ha poi descritto quegli elementi dell’insegnamento di Giovanni Paolo II che si oppongono al determinismo, al biologismo e all’evoluzionismo totale. Ha inoltre sottolineato la necessità di riferirsi oggi a un concetto adeguato di persona per contribuire a una riflessione risanatrice sull’antropocentrismo moderno, oggi spesso avido e aggressivo – sia nei confronti dell’altro che della natura. Concludendo il suo intervento, il Prof. Possenti ha sottolineato ancora una volta l’importanza fondamentale della riflessione sulla persona nel pensiero di Giovanni Paolo II. Il concetto personalista è stato il punto di resistenza più significativo contro il marxismo, l’esistenzialismo agnostico e ateo, il neopositivismo, lo strutturalismo e la teologia della secolarizzazione. Si è rivelato anche un prezioso punto di riferimento di fronte ai problemi che oggi stanno prendendo piede, riguardanti l’interpretazione dei diritti umani, la bioetica e la genetica, l’evoluzione, il senso del lavoro, la dignità dell’intelletto. Vittorio Possenti – già professore ordinario di Filosofia politica all’Università Cà Foscari di Venezia, è stato membro del Comitato Nazionale di Bioetica, della Pontificia Accademia delle Scienze Sociali e della Pontificia Accademia di San Tommaso d’Aquino. Nel 1974 è stato tra i fondatori dell’Istituto Internazionale Jacques Maritain. Nel 1996 ha fondato l’Annuario di Filosofia. Seconda Navigazione, che ha diretto fino al 2011. È presidente di Persona al Centro – Associazione per la Filosofia della Persona, e autore di 35 libri nei campi dell’ontologia, della filosofia politica, dell’etica. A New Departure. Political Theology and Philosophy of History (Armando, Roma 2022) è il suo ultimo libro.

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Data:
Novembre 16, 2022
Ora:
4:30 am - 5:30 pm