Il ruolo di Herbert McCabe per le origini del tomismo analitico.

Marco Damonte

Università di Genova

Il ruolo di Herbert McCabe per le origini del tomismo analitico.

L’intervento si propone di approfondire una delle figure più decisive, ma meno studiate del tomismo analitico, prima della sua distinzione nei due filoni di “geachiano-fregeano” e “wittgensteiniano”. Si tratta del domenicano Herbert McCabe (1926-2001) e della sua proposta di ciò che è stato definito “Grammatical Thomism”. Dopo averne tratteggiato la biografia, nella prima parte dell’intervento verranno indagate le fonti del suo pensiero (White, la sua influenza su autori quali Anscombe, Geach, Kenny, Kerr, MacIntyre e i principi metodologici a cui fa riferimento. Nella seconda parte verranno approfonditi alcuni temi che, nel bene o nel male, hanno determinato le sorti del tomismo analitico, tra cui il linguaggio quale differenza specifica dell’essere umano, la dimensione apofatica della filosofia della religione, l’importanza della teologia naturale e il ruolo della filosofia della teologia, sia per la fede, sia per l’indagine filosofica. In conclusione l’eredità di MacCabe verrà valutata nelle sue criticità e nelle sue potenzialità ancora inespresse.

Marco Damonte dopo il Bacellierato in Teologia, ha ottenuto il titolo di Dottore di Ricerca in Filosofia presso l’Università di Genova dove attualmente collabora con la Cattedra di Storia della Filosofia in riferimento soprattutto a tematiche epistemologiche, religiose e storiografiche nell’ambito della filosofia analitica. Nello stesso ateneo insegna Correnti del Pensiero Contemporaneo. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni a livello nazionale e internazionale. Tra le monografie “Wittgenstein, Tommaso e la cura dell’intenzionalità” (MEF 2009), “Una nuova teologia naturale”, (Carocci 2011) e “Homo orans. Antropologia della preghiera” (Fondazione Campostrini 2014).

en_USEnglish