Alumni Spotlight: P. Patrick Carter, OSB, ’19-Abbazia di Nostra Signora di Clear Creek, Oklahoma

Alumni Spotlight: P. Patrick Carter, OSB, ’19-Abbazia di Nostra Signora di Clear Creek, Oklahoma

Mi chiamo padre Patrick Carter e sono un monaco dell’Abbazia di Nostra Signora di Clear Creek, nell’Oklahoma orientale (USA). Il mio monastero fa parte della congregazione di Solesmes, fondata in Francia da Dom Prosper Gueranger dopo la rivoluzione francese.
Fin dall’inizio, la congregazione di Solesmes è stata caratterizzata dalla celebrazione solenne della liturgia e dalla devozione all’ufficio del pontefice romano. Inoltre, fin dall’inizio c’è stata una forte corrente di formazione teologica tomistica grazie all’influenza di Dom Paul Delatte, il terzo abate di Solesmes. L’Abbazia di Clear Creek è stata fondata nel 1999 dal monastero di Fontgombault. I fondatori erano un piccolo gruppo di monaci americani e francesi che, essendosi formati in Francia, hanno portato queste caratteristiche nella nuova fondazione.
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Sono entrato a Clear Creek nel 2007, dopo aver studiato filosofia e teologia al Thomas Aquinas College. Nel 2017 sono stato inviato all’Angelicum per iniziare una licenza in teologia tomistica che ho completato nel 2019. Il primo periodo di studio a Roma ha incluso molti corsi di teologia e filosofia tomistica in inglese e in italiano.
Dopo un periodo di lavoro a Roma per la confederazione benedettina internazionale, sono tornata all’Angelicum nel 2021 per iniziare a lavorare al dottorato in teologia tomistica. Questo lavoro si concentra sulle idee dell’Aquinate sui tipi di dovere legati alla virtù della giustizia.
Studiare all’Angelicum è stata un’opportunità meravigliosa. La storia e la cultura della Chiesa romana sono direttamente accessibili, mentre la natura globale della Chiesa fa parte dell’esperienza quotidiana. Tornerò presto alla mia abbazia per iniziare a insegnare teologia ai nostri monaci in formazione sacerdotale.
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L’Angelicum è in gran parte caratterizzato dallo studio della vita e delle opere di San Tommaso d’Aquino. L’Aquinate stesso visse in un’epoca di grande sviluppo e fermento intellettuale. In quell’ambiente, egli seppe accogliere bene ciò che gli veniva trasmesso dai filosofi, dai Padri della Chiesa e dagli autori scolastici precedenti.
Allo stesso tempo, li rinnovò e li trascese nella propria sintesi.
Questo spirito di continuità e di innovazione che animava il genio teologico dell’Aquinate è necessario anche oggi.
L’Angelicum sta contribuendo a questo movimento di rielaborazione storica e di sviluppo teologico. Spero che il mio lavoro abbia portato avanti questo progetto combinando entrambi gli aspetti dell’analisi storica e della riflessione teologica.
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Leggete l’intervista in lingua originale QUI